La Sud Halle, l’Aula sud nell’area del Battistero data in uso alla Fondazione Aquileia dall’Arcidiocesi di Gorizia due anni fa, è stata finalmente ultimata in occasione della visita di Papa Ratzinger, in programma sabato.
Ieri, assieme al presidente della Fondazione Aquileia, Alviano Scarel, e al progettista e direttore dei lavori, architetto Giovanni Tortelli, abbiamo potuto visitare in anteprima l’interno della struttura che sarà accessibile al pubblico gratuitamente a partire da domenica 8 maggio.
Questa sera, intanto, alla presenza dell’arcivescovo di Gorizia, monsignor Dino De Antoni, la Sud Halle sarà aperta in anteprima esclusivamente per le autorità, per i rappresentanti del mondo accademico e per la stampa.
All’interno della struttura, oltre allo splendido mosaico del Pavone, databile tra la fine del IV e la seconda metà del V secolo, è possibile ammirare anche alcuni sarcofagi del periodo tardo antico, provenienti da aree circostanti, e soprattutto i mosaici pavimentali risalenti al IV-V secolo, che presentano tracce visibili dell’incendio provocato dall’assedio di Attila.
«Anche quest’aula è stata incendiata e sul mosaico pavimentale, che è stato consolidato e restaurato ma che si trova in situ, – spiega Scarel – ci sono ancora le tracce delle travi cadute sul pavimento. È una testimonianza storica importantissima per Aquileia che può essere considerata a tutti gli effetti la capitale del mosaico romano d’Occidente. Merita ricordare anche che nel pavimento della Sud Halle c’è ancora traccia delle prime inumazioni effettuate dopo che la stessa aula era stata distrutta».
Il presidente della Fondazione e sindaco di Aquileia racconta che la struttura faceva parte di un complesso che racchiudeva sia a nord che a sud il Battistero, dove è stato temporaneamente esposto, su un piano inclinato appoggiato alla parete, un mosaico ritrovato all’interno del campanile e restaurato.
«Il Battistero che oggi vediamo isolato – precisa Alviano Scarel – in realtà era racchiuso da ambienti accessori tra i quali anche la Sud Halle, l’aula a sud. A nord c’era invece un’altra aula, di cui sono rimasti solo pochi frammenti».
L’architetto Tortelli ha ricordato che nell’area della Sud Halle è stata realizzata una struttura di protezione che consentirà la conservazione dei resti musivi mentre all’esterno è stato costruito un parallelepipedo con mattoni e pietra di Muggia. L’accesso alla passerella sopraelevata avviene dal Battistero attraverso la riapertura della porta massenziana meridionale.
I visitatori potranno ammirare i resti musivi anche dall’esterno grazie a una grande vetrata a nord. Al termine della nostra visita il sindaco ci ha anticipato che sabato pomeriggio i vescovi si riuniranno nel Battistero e pertanto non è escluso che Papa Benedetto XVI, dopo il saluto in piazza Capitolo, entri anche nella Sud Halle, ultimata in quattro mesi per rendere omaggio al Pontefice.
Ieri, assieme al presidente della Fondazione Aquileia, Alviano Scarel, e al progettista e direttore dei lavori, architetto Giovanni Tortelli, abbiamo potuto visitare in anteprima l’interno della struttura che sarà accessibile al pubblico gratuitamente a partire da domenica 8 maggio.
Questa sera, intanto, alla presenza dell’arcivescovo di Gorizia, monsignor Dino De Antoni, la Sud Halle sarà aperta in anteprima esclusivamente per le autorità, per i rappresentanti del mondo accademico e per la stampa.
All’interno della struttura, oltre allo splendido mosaico del Pavone, databile tra la fine del IV e la seconda metà del V secolo, è possibile ammirare anche alcuni sarcofagi del periodo tardo antico, provenienti da aree circostanti, e soprattutto i mosaici pavimentali risalenti al IV-V secolo, che presentano tracce visibili dell’incendio provocato dall’assedio di Attila.
«Anche quest’aula è stata incendiata e sul mosaico pavimentale, che è stato consolidato e restaurato ma che si trova in situ, – spiega Scarel – ci sono ancora le tracce delle travi cadute sul pavimento. È una testimonianza storica importantissima per Aquileia che può essere considerata a tutti gli effetti la capitale del mosaico romano d’Occidente. Merita ricordare anche che nel pavimento della Sud Halle c’è ancora traccia delle prime inumazioni effettuate dopo che la stessa aula era stata distrutta».
Il presidente della Fondazione e sindaco di Aquileia racconta che la struttura faceva parte di un complesso che racchiudeva sia a nord che a sud il Battistero, dove è stato temporaneamente esposto, su un piano inclinato appoggiato alla parete, un mosaico ritrovato all’interno del campanile e restaurato.
«Il Battistero che oggi vediamo isolato – precisa Alviano Scarel – in realtà era racchiuso da ambienti accessori tra i quali anche la Sud Halle, l’aula a sud. A nord c’era invece un’altra aula, di cui sono rimasti solo pochi frammenti».
L’architetto Tortelli ha ricordato che nell’area della Sud Halle è stata realizzata una struttura di protezione che consentirà la conservazione dei resti musivi mentre all’esterno è stato costruito un parallelepipedo con mattoni e pietra di Muggia. L’accesso alla passerella sopraelevata avviene dal Battistero attraverso la riapertura della porta massenziana meridionale.
I visitatori potranno ammirare i resti musivi anche dall’esterno grazie a una grande vetrata a nord. Al termine della nostra visita il sindaco ci ha anticipato che sabato pomeriggio i vescovi si riuniranno nel Battistero e pertanto non è escluso che Papa Benedetto XVI, dopo il saluto in piazza Capitolo, entri anche nella Sud Halle, ultimata in quattro mesi per rendere omaggio al Pontefice.
Autore: Elisa Michellut
Fonte: Messaggero Veneto, 04 maggio 2011