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LECCE. Parco archeologico di Rudiae, legittimi gli espropri.

Rudiae
Via libera al parco archeologico di Rudiae. Con due sentenze il Consiglio di Stato ha stabilito che l’esproprio dei terreni interessati al Parco è legittimo. E’ stato rigettato il ricorso presentato da alcuni proprietari dei terreni in questione. Nell’aprile del 2007 l’amministrazione comunale dispose l’acquisizione delle aree di proprietà dei signori De Nitto, Calabrese Aversini e Marchiò per la realizzazione del progetto definitivo per valorizzazione e fruizione del parco archeologico di Rudiae.
Gli interventi previsti, quali la recinzione delle aree e gli scavi archeologici e stratigrafici, sono finalizzati al miglioramento delle condizioni di tutela ai fini della fruizione pubblica del bene culturale.
In seguito ad un ricorso presentato dai proprietari delle aree – respinto in primo grado e reiterato in grado di appello – il Consiglio di Stato ha definitivamente accertato che il Comune, difeso dall’avvocatura comunale, ha correttamente seguito il procedimento di esproprio e che, quindi, le aree possono essere utilizzate per la realizzazione del progetto di valorizzazione approvato.
“Il provvedimento dei giudici del Consiglio di Stato – commenta il sindaco Paolo Perrone – dimostra che il percorso amministrativo intrapreso era legittimo. Ora daremo una decisa accelerazione ai lavori in modo tale da regalare a Lecce, ai leccesi e ai turisti in arrivo, un parco archeologico di grande interesse sul piano storico. Basti pensare all’anfiteatro di epoca messapica che sta venendo alla luce in quel sito”.
“E’ fondamentale – aggiunge – conoscere la storia di questa area, le sue tracce, i suoi tesori. Conoscere per lasciare alle future generazioni un segno tangibile dell’esistenza della nostra splendida città. Non a caso stiamo affidando ai giovani un progetto ambizioso: un centro per l’archeologia per imparare a “scavare” nella nostra storia”.
“Il recupero del parco archeologico di Rudiae – conclude Perrone – non è solo un obiettivo politico-amministrativo, ma anche un preciso dovere morale nei confronti di una comunità e della sua storia”.

Fonte: LeccePrima.it, 13 maggio 2011

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