Archivi

VITERBO. Nuova tomba a Norchia, scoperta da Archeotuscia.

Le necropoli della Tuscia non finiscono mai di stupire, anche se molto spesso gran parte del merito deve essere attribuito a volenterosi che, amando la storia e il passato del Viterbese, si impegnano nella salvaguardia dei luoghi abitati dai nostri antenati.
L’ultima scoperta è stata fatta proprio dai soci dell’associazione Archeotuscia e riguarda la necropoli di Norchia.
Questa necropoli fu scoperta oltre due secoli fa, nel lontano 1808, da Francesco Orioli e padre Pio Semeria. Da allora molti sono stati gli studiosi che hanno effettuato ricerche e studi approfonditi nell’area e primi fra tutti Elena Di Paolo e Giovanni Colonna che hanno diretto gli scavi organizzati dalla Soprintendenza fin dal 1965.
“Tutti hanno sempre operato nella speranza di riuscire a riscoprire nuove e più significative emergenze – precisano dall’associazione – al fine di poter ricostruire la storia dell’antico popolo etrusco, ma purtroppo sempre con limitati mezzi a disposizione che hanno impedito la completa ricognizione archeologica di tutti i monumenti esistenti”.
Archeotuscia, grazie ai suoi ricercatori Mario Sanna, Luciano Ilari, in stretta collaborazione con lo studioso Luciano Proietti, ha recentmente individuato un’importantissima tomba rupestre, databile attorno alla metà del IV sec. a.C., avvolta da una fitta vegetazione, ma in buono stato di conservazione, con caratteristiche poco diffuse nelle necropoli dell’Etruria interna.
“La sua tipologia è quella di un semidado con tetto displuviato sulla facciata – aggiungono – caratterizzato da travi scolpite a rilievo lungo le falde del tetto. Indubbiamente costituisce un unicum nel suo genere e per di più è stata scoperta anche un’epigrafe scolpita nello specchio della finta porta, che indica il proprietario della tomba, attualmente in fase di studio da parte dell’etruscologo Daniele Maras”.
La Soprintendenza, subito avvertita, è intervenuta avvisando contemporaneamente il Comando dei Carabinieri per intensificare l’attività di controllo e vigilanza dell’area interessata dall’antico ipogeo.
La tomba si trova inserita nel contesto di un piccolo sepolcreto di almeno dieci tombe in posizione assolutamente decentrata rispetto al nucleo centrale della necropoli di Norchia e sembra che sia stata oggetto di scavi clandestini non portati a termine, che hanno parzialmente messo in evidenza la parte superiore dell’ingresso alla camera funeraria.
Archeotuscia ha dato alla Soprintendenza la propria disponibilità per curare direttamente ed a proprie spese la sistemazione della tomba ritrovata e sta attendendo una risposta.

Autore: Teresa Pierini

Fonte: Il Nuovo Corriere Viterbese, 31 marzo 2011

Segnala la tua notizia