Nell’anno del ventesimo anniversario della sua scoperta, l’uomo del Similaun vissuto oltre 5.000 anni fa e morto sulle gelide alture della Val Senales cambia volto. Eccolo in anteprima nell’immagine in esclusiva, che i visitatori di una mostra al Museo Archeologico di Bolzano potranno vedere fino al 15 gennaio 2012.
Avreste mai pensato a Ötzi se aveste incontrato questo signore durante un’escursione sulle montagne dell’Alto Adige? Ha corporatura media, è snello, ma muscoloso. Ha il viso affilato, barba e capelli da montanaro, occhi castani e guance incavate. Potrebbe essere un pastore o un contadino che ha trascorso l’estate in montagna. Appare più vecchio e stanco di quanto ipotizzato fino a qualche tempo fa, e sembra malato.
Non immaginereste certo che quest’uomo riposa nel Museo Archeologico di Bolzano dal 1998. Eppure colui che vedete in questa immagine è l’uomo dell’Età del Rame, mummificato in un lungo sonno glaciale, scoperto casualmente il 19 settembre 1991.
“Questa rappresentazione di Ötzi, fedele e toccante al tempo stesso, affascinerà ed emozionerà tutto il mondo”, dichiara con soddisfazione la direttrice del museo Angelika Fleckinger, “poiché dona un volto alla nostra storia, nel vero senso della parola”.
Gli artefici della ricostruzione del volto e del corpo di Oetzi sono i gemelli olandesi Adrie e Alfons Kennis, tra i maggiori specialisti in ricostruzioni paleontologiche: si sono basati su immagini radiografiche e tomografiche della mummia e sui più recenti dati scientifici, che hanno consentito loro di dare a Oetzi un aspetto diverso da quello ipotizzato finora, per esempio per il colore degli occhi. Fondamentale per la ricostruzione una replica tridimensionale del cranio, realizzata sulla base dei dati delle ultime tomografie computerizzate.
“20 anni fa il ritrovamento di Ötzi ha emozionato l’umanità intera, con la sua morte misteriosa, le conoscenze uniche sulla sua vita e sul suo mondo”, dichiara Erwin Brunner, caporedattore di National Geographic Germania. “Adesso possiamo finalmente guardarlo negli occhi e constatare con stupore che è veramente uno di noi!”
Avreste mai pensato a Ötzi se aveste incontrato questo signore durante un’escursione sulle montagne dell’Alto Adige? Ha corporatura media, è snello, ma muscoloso. Ha il viso affilato, barba e capelli da montanaro, occhi castani e guance incavate. Potrebbe essere un pastore o un contadino che ha trascorso l’estate in montagna. Appare più vecchio e stanco di quanto ipotizzato fino a qualche tempo fa, e sembra malato.
Non immaginereste certo che quest’uomo riposa nel Museo Archeologico di Bolzano dal 1998. Eppure colui che vedete in questa immagine è l’uomo dell’Età del Rame, mummificato in un lungo sonno glaciale, scoperto casualmente il 19 settembre 1991.
“Questa rappresentazione di Ötzi, fedele e toccante al tempo stesso, affascinerà ed emozionerà tutto il mondo”, dichiara con soddisfazione la direttrice del museo Angelika Fleckinger, “poiché dona un volto alla nostra storia, nel vero senso della parola”.
Gli artefici della ricostruzione del volto e del corpo di Oetzi sono i gemelli olandesi Adrie e Alfons Kennis, tra i maggiori specialisti in ricostruzioni paleontologiche: si sono basati su immagini radiografiche e tomografiche della mummia e sui più recenti dati scientifici, che hanno consentito loro di dare a Oetzi un aspetto diverso da quello ipotizzato finora, per esempio per il colore degli occhi. Fondamentale per la ricostruzione una replica tridimensionale del cranio, realizzata sulla base dei dati delle ultime tomografie computerizzate.
“20 anni fa il ritrovamento di Ötzi ha emozionato l’umanità intera, con la sua morte misteriosa, le conoscenze uniche sulla sua vita e sul suo mondo”, dichiara Erwin Brunner, caporedattore di National Geographic Germania. “Adesso possiamo finalmente guardarlo negli occhi e constatare con stupore che è veramente uno di noi!”
Fino al 15 gennaio 2012, sarà possibile vederlo al Museo archeologico di Bolzano nella mostra “Ötzi 20: la mummia tra scienza, culto e mito“.
Fonte: http://www.nationalgeographic.it, 25-02-2011