Una spedizione archeologica guidata da Dmitry Korobov ha scoperto in Russia circa 200 antichi insediamenti che hanno in comune uno stesso schema architettonico; la scoperta è stata effettuata nei pressi di Kislovodsk, città della Russia sud-occidentale che si trova vicino al monte Elbrus.
I reperti trovati appartengono a una civiltà sconosciuta, ora scomparsa.
Un particolare interessante è costituito dal fatto che da ciascuno di questi insediamenti era possibile vedere l’Elbrus; difficile credere in una casualità. Sembra che le persone arrivate qui abbiano scelto di proposito questo luogo da cui si poteva vedere la montagna. Approssimativamente, si può dire che nei 160 insediamenti scoperti vivessero circa 25 mila persone.
Questo popolo misterioso scomparve altrettanto misteriosamente. Dopo il IX secolo a.C. abbandonarono le loro abitazioni e se andarono. Gli studiosi sperano di risolvere almeno una parte degli enigmi posti da questa scoperta. Secondo un’ipotesi, questa terra potrebbe essere stata raggiunta anche dagli abitanti del grande insediamento di Arkaim, che si sviluppò al di là degli Urali nel III e II millennio a.C.
I reperti trovati appartengono a una civiltà sconosciuta, ora scomparsa.
Un particolare interessante è costituito dal fatto che da ciascuno di questi insediamenti era possibile vedere l’Elbrus; difficile credere in una casualità. Sembra che le persone arrivate qui abbiano scelto di proposito questo luogo da cui si poteva vedere la montagna. Approssimativamente, si può dire che nei 160 insediamenti scoperti vivessero circa 25 mila persone.
Questo popolo misterioso scomparve altrettanto misteriosamente. Dopo il IX secolo a.C. abbandonarono le loro abitazioni e se andarono. Gli studiosi sperano di risolvere almeno una parte degli enigmi posti da questa scoperta. Secondo un’ipotesi, questa terra potrebbe essere stata raggiunta anche dagli abitanti del grande insediamento di Arkaim, che si sviluppò al di là degli Urali nel III e II millennio a.C.
Fonte: Russia InfoCentre, 01/02/2010