Gli scavi in corso nei pressi dell’antica città di Vindunum hanno messo in luce un ampio sito religioso risalente al primo secolo d.C. con un notevole numero di ex-voto ben conservati. Giustamente il giornalista ammette candidamente, “L’archéologie exige parfois de l’imagination.” Ed infatti ci vuole molta immaginazione per ricostruire il vasto complesso di templi che sorgeva circa 2000 anni fa su questa spianata di due ettari di terreno al centro di Neuville-sur-Sarthe, a 4 km a nord di Le Mans, il famoso circuito automobilistico di F1.
“Sono 30 anni che faccio l’archeologo, e sono stato abbastanza fortunato da incontrare alcuni scavi davvero straordinari. Questa, però, è una scoperta del tutto eccezionale, quella cioè che ogni archologo sogna di fare una volta nella propria vita”, dichiara Gérard Guillier, che guida il team dell’ INRAP (Institut National de Recherches Archéologiques Préventives) che dal mese di giugno sta operando in questo sito. C’è molta urgenza di portare a termine il lavoro poiché in autunno il vecchio santuario Gallo-Romano sarà trasformato in “Zona di Sviluppo Urbano” (zone d’aménagement concertée).
Dopo che una esplorazione aerea ha rivelato la forma degli antichi edifici tra i campi di grano, seguita da accertamenti sotterranei, sono state inviate scavatrici meccaniche per chiarire la superficie del sito. Sfortunatamente i blocchi di calcare e sabbia degli antichi edifici sono spariti, adoperati durante i secoli per lavori su altri edifici nella zona. Soltanto poche pietre portano la testimonianza della struttura del tempio originale. Giovani archeologi le stanno ripulendo delicatamente una per una, adoperando cazzuole, raschietti e spazzole. Ogni pietra viene numerata, disegnata e la sua posizione viene segnata su di una mappa.
“Considerate le dimensioni del sito, centinaia di pellegrini, probabilmente a migliaia, saranno venuti qui a onorare gli dèi,” ha dichiarato Guillier, “essi partecipavano a funzioni religiose di massa.”
Le linee disegnate sul terreno dagli archeologi fanno rassomigliare il sito a una vasta caccia al tesoro. Le linee rosse indicano le strade, i sentieri e le gallerie che un tempo collegavano gli edifici, mentre i cerchi blu marcano le buche dove poggiavano i pilastri del colonnato che conducevano i visitatori ai templi.
All’entrata del sito sorgeva una volta un ampio edificio a forma di E, probabilmente per l’accoglienza dei pellegrini, la vendita di articoli religiosi e l’abitazione dei guardiani del tempio. Un largo sentiero intersecato da liste di ferro (Vindunum era il principale centro metallurgico della zona) portava a un tempietto circolare dal diametro di 12 metri. Tale forma circolare era abbastanza rara ai tempi Gallo-Romani, e infatti sono molto rari gli esempi del genere in Francia.
Tre sono i templi che risultano eretti successivamente durante il secondo e terzo secolo. E’ probabile che essi dovettero essere ricostruiti a causa della instabilità del terreno. Un pergolato e una serie di scale conducevano al tempio che aveva pareti di pietra alte sette metri, ed era ricoperto da un tetto in mattoni. All’interno la “cella”, cioè il salone centrale ospitava la statua della divinità.
La descrizione del tempio è completata da una serie di cappelle secondarie ottagonali o quadrate. Qui gli archeologi hanno scoperto una meravigliosa collezione di ex-voto che comprende monete d’argento Galliche, Celtiche e Romane, insieme a fibulae di bronzo argentato, alcuni gioielli e anche un anello d’oro con un quarzo verde che rappresenta una divinità. Da notare la presenza di pugnali, martelli e arnesi da fabbro, forse offerte di soldati delle truppe di occupazione e persone sottoposte a rischi elevati, quindi bisognose di una protezione maggiore rispetto ad altre.
Ma quali divinità erano venerate qui? Nessuna statua o iscrizione è stata rinvenuta come traccia, pur essendo il pantheon gallico ampio quanto quello romano. Un tempo sorgeva un altro grande santuario ad Allonnes, a sud di Le Mans, dedicato al dio Gallo-Romano Mars Mullo, una divinità sconosciuta altrove. Possibile che esistessero due diversi santuari importanti in una sola città? Secondo quanto afferma Guillier, poiché essi erano situati su ciascuna delle due collinette vicino a Vindunum, essi avevano probabilmente una funzione protettiva per la città.
E infine rimane per gli archeologi ancora un enigma da risolvere. Essi infatti hanno scoperto molte tombe nei pressi del tempietto circolare, nei quali sono stati rinvenuti vari ex-voto o oggetti funerari. Mai prima d’ora era stato possibile rinvenire tante tombe in prossimità dei templi, ben conoscendo la stretta osservanza dei Romani che distinguevano nettamente le zone “pure” da quelle “impure”. Ci vorranno degli anni ancora per ricostruire la storia del santuario e dei pellegrini che lo visitavano. E in più parecchia immaginazione.
Fonte: SuperEva.it, 23/08/2010