C’è melma ovunque e un gracchiare di rane.
L’antico mercato romano di Pozzuoli, il cosiddetto tempio di Serapide, divinità egizia, è diventato un laghetto per i rospi.
L’antico mercato romano di Pozzuoli, il cosiddetto tempio di Serapide, divinità egizia, è diventato un laghetto per i rospi.
Una situazione di forte degrado investe l’ex macellum del I secolo dopo Cristo, simbolo della città di Pozzuoli, in provincia di Napoli.
«L’abbandono è sotto gli occhi di tutti nonostante ci troviamo in piena estate con i turisti che s’intrattengono nei giardinetti accanto al tempio prima di imbarcarsi per le isole del golfo» commenta amareggiato un noto ristoratore della zona.
L’area a ridosso dell’ex macellum è infatti per vocazione un’area ad alta concentrazione di ristoranti e trattorie.
«Situazione che va avanti da circa 2 anni; le pompe idrovore non funzionano e il cattivo odore spesso si allarga su tutta la zona, entrando nelle case dei residenti, nei ristoranti, e nelle attività commerciali».
«L’abbandono è sotto gli occhi di tutti nonostante ci troviamo in piena estate con i turisti che s’intrattengono nei giardinetti accanto al tempio prima di imbarcarsi per le isole del golfo» commenta amareggiato un noto ristoratore della zona.
L’area a ridosso dell’ex macellum è infatti per vocazione un’area ad alta concentrazione di ristoranti e trattorie.
«Situazione che va avanti da circa 2 anni; le pompe idrovore non funzionano e il cattivo odore spesso si allarga su tutta la zona, entrando nelle case dei residenti, nei ristoranti, e nelle attività commerciali».
Nell’area del monumento più noto di Pozzuoli, un tempo grande mercato romano, melma e alghe galleggiano sull’acqua alta quasi un metro; attorno l’antico sito i turisti possono ammirare rane e rospi che nuotano.
Autore: Antonio Cangiano
Fonte: Corriere del Mezzogiorno, Napoli, 16/07/2010