Il 30 marzo due crolli causati dalle abbondanti piogge hanno interessato quasi contemporaneamente un piccolo tratto delle Mura aureliane all’altezza dell’arco di via Nola e il Colle Oppio a Roma.
Qui il cedimento di un’area di circa 130 mq ha interressato non direttamente la Domus Aurea neroniana ma la volta di una delle gallerie costruite più tardi da Traiano (104 d.C.), oltre 60 mq occupati tra l’altro dagli anni Venti da un deposito comunale per materiale archeologico.
Il commissario straordinario Luciano Marchetti, che teme altri crolli anche nell’immediato, ha lamentato l’esiguità dei fondi che non permetterebbe l’avvio dell’intero progetto di risanamento messo a punto e già appaltato e la distrazione di risorse, come nel 2009, per altre emergenze.
E mentre l’assessore alla cultura capitolino Umberto Croppi minimizza, il sindaco Gianni Alemanno si dice molto preoccupato e, per i soldi (servono circa 10 milioni di euro), pensa anche a sponsor privati.
Qui il cedimento di un’area di circa 130 mq ha interressato non direttamente la Domus Aurea neroniana ma la volta di una delle gallerie costruite più tardi da Traiano (104 d.C.), oltre 60 mq occupati tra l’altro dagli anni Venti da un deposito comunale per materiale archeologico.
Il commissario straordinario Luciano Marchetti, che teme altri crolli anche nell’immediato, ha lamentato l’esiguità dei fondi che non permetterebbe l’avvio dell’intero progetto di risanamento messo a punto e già appaltato e la distrazione di risorse, come nel 2009, per altre emergenze.
E mentre l’assessore alla cultura capitolino Umberto Croppi minimizza, il sindaco Gianni Alemanno si dice molto preoccupato e, per i soldi (servono circa 10 milioni di euro), pensa anche a sponsor privati.
Autore: Federico Castelli Gattinara
Fonte: Il Giornale dell’Arte, 21 aprile 2010