Il valido storico locale Valerio Anderlini nel libro “La battaglia di Tagina” ha trattato in modo oculato la morte e la sepoltura di Totila.
“L’argomento della battaglia di Tagina non si può considerare esaurito, trascurando di esaminare altri dati, ricavabili, dal testo di Procopio, che sono tuttora controllabili e che sono determinanti per la localizzazione e la ricostruzione della vicenda: la morte e la sepoltura di Totila, re dei Goti.
Alle propaggini occidentali del comune di Gualdo Tadino, c’e una zona collinare lambita dal fiume Chiascio, caratterizzata da un antico nucleo abitato, che sorge nel punto più alto, e da numerose case sparse, disseminate lungo i pendii delle colline: il tutto è noto nella toponomastica come frazione di Caprara, toponimo che è presente anche nella narrazione di Procopio.
Fra queste rupi boscose, non lontano dal Chiascio, secondo la tradizione popolare e la narrazione di Procopio, Totila, scampato alla battaglia ma gravemente ferito, trovò rifugio, morte e sepoltura.
Ma ecco le parole di Procopio, nel testo della prima descrizione della battaglia:
“Totila, colpito a morte e in fin di vita, dopo aver percorso ottantaquattro stadi, giunse ad un luogo chiamato Capras, e dopo non molto cesso di vivere. Allora quelli che erano con lui, dopo averlo ivi sotterrato si allontanarono.
Aggiungiamo che nella toponomastica locale esistono tuttora un boschetto di Totila ed un palazzo di Totila; il tutto inquadrato in una tradizione popolare molto radicata, che ha spinto per secoli gli abitanti della zona alla vana ricerca di reperti e tesori nascosti”.
Il palazzo di Totila nelle carte IGM è identificato in una casa colonica oggi abbandonata dove al di sotto della costruzione, entrando in un cunicolo con arco e scale si accede in un ipogeo di architettura antica con colonne e abside che gli abitanti del posto lo indicano come la tomba del re Totila.
Oggi la casa colonica è in uno stato precario e rischia di crollare, l’ipogeo è invaso da frane sotterrane e fra non molto non sarà più visibile.
– perchè una testimonianza storica del genere è in uno stato di abbandono vergognoso?
– perché le autorità preposte non intervengono a salvare questo importante monumento?
– perché si parla di turismo, risorse alternative, di cultura ecc. e da sotto il naso lasciamo sparire questa testimonianze archeologica?
– perché il comune, la provincia, la regione,le soprintendenze non vengono informate di ciò che sta accadendo al Palazzo di Totila? A Tagina (ovest di Gualdo) si scava per portare alla luce la città romana e a Caprara si lascia sotterrare l’ipogeo di Totila!!!! Eppure a 20 metri da questo edificio è stata messa anche un’insegna: VIA PALAZZO TOTILA!
Autore: Uncini Federico – hooks79@alice.it