La giornata di ieri ha segnato una data storica per il Museo civico di Crema, che si è arricchito di una nuova sezione: quella di archeologia fluviale, con la più rilevante collezione italiana di piroghe.
I monossili esposti non possono definirsi oggetti d’arte, ma per la città rivestono un grande significato: Crema, infatti, è nata come isola emersa dal lago Gerundo, ed essi sono un’ulteriore testimonianza della sua storia antica.
Un’attenzione particolare nell’allestimento, progettato da Marco Ermentini, è stata riservata ai più piccoli: attraverso un tappeto multimediale, infatti, i bambini possono costruire virtualmente le antiche piroghe lignee, attraverso le stesse operazioni attuate dai loro antenati.
Un luogo ideale per le scuole: non a caso, all’inaugurazione ha presenziato il ministro Gelmini.
Il progetto è stato voluto da Paolo Mariani, assessore comunale alla Cultura, nonché da Roberto Martinelli e Thea Ravasi, rispettivamente direttore e conservatrice del museo.
I monossili esposti non possono definirsi oggetti d’arte, ma per la città rivestono un grande significato: Crema, infatti, è nata come isola emersa dal lago Gerundo, ed essi sono un’ulteriore testimonianza della sua storia antica.
Un’attenzione particolare nell’allestimento, progettato da Marco Ermentini, è stata riservata ai più piccoli: attraverso un tappeto multimediale, infatti, i bambini possono costruire virtualmente le antiche piroghe lignee, attraverso le stesse operazioni attuate dai loro antenati.
Un luogo ideale per le scuole: non a caso, all’inaugurazione ha presenziato il ministro Gelmini.
Il progetto è stato voluto da Paolo Mariani, assessore comunale alla Cultura, nonché da Roberto Martinelli e Thea Ravasi, rispettivamente direttore e conservatrice del museo.
Autore: Marcello Palmieri
Fonte: Avvenire.it. 07 marzo 2010.