Il reperto è venuto alla luce nelle ultime campagne di scavo nel sito neolitico di Links of Noltland dove si conosceva già il villaggio che conserva i resti di un’imponente edificio di uso collettivo, interpretato come fattoria.
Il ritrovamento è stato commentato con entusiasmo da Richard Strachan, capo della squadra archeologica, il quale ribadisce l’unicità del pezzo visto che nessun’altra rappresentazione umana di quel periodo è stata mai vista prima: testa rotonda con corpo a forma di losanga, occhi piccoli e leggero accenno del naso e dei capelli; segni sul retro suggeriscono un mantello mentre i cerchietti sulle spalle indicano i seni.
Gordon Noble, professore di Archeologia all’Università della Scozia, aggiunge che la piccola figura femminile è un chiaro simbolo di personificazione e non una delle tante rappresentazioni astratte già conosciute dell’arte neolitica scozzese.
L’importanza della scoperta ha mosso lo stesso ministro scozzese della cultura Mike Russell che ha indetto una mostra straordinaria del pezzo in questione presso il Castello di Edimburgo prima ancora che venga portato al Westray Heritage Centre per ulteriori fasi di studio.
Autore: Dea Ortolani.
Fonte: Archeorivista.it, 24/02/2010.