Durante gli scavi preventivi per la realizzazione di una scuola materna da parte del Comune di Roma in via Pericle Ducati (Ostia Antica), effettuati nel mese di gennaio 2010 e diretti dalla Soprintendenza speciale per i Beni archeologici di Roma, sono venute alla luce testimonianze di strutture murarie di età romana.
Nel corso delle indagini archeologiche, effettuate dalla cooperativa archeologica Parsifal, sono state identificate una serie di tratti murari con differenti orientamenti. Una parte di queste strutture murarie sono in opera mista, altre in opera reticolata; inoltre, è stato scoperto anche un tratto murario in blocchi di tufo di forma quadrangolare, di cui bisognerà comprendere la relazione con le altre strutture.
La maggior parte dei tratti murari ritrovati sono crollati su se stessi ma non sembrano essere stati danneggiati dagli interventi di utilizzo del suolo se non per quanto riguarda alcune piccole buche realizzate in un periodo abbastanza recente, forse per scopo agricolo.
I reperti archeologici individuati, a una prima analisi, sembrano appartenere alla piena età imperiale, sebbene con diverse cronologie tra loro. Le testimonianze archeologiche sono probabilmente riferibili a un contesto commerciale o residenziale, considerata anche la grandissima vicinanza all’antica ansa del Tevere, occlusa dopo la piena della metà del XVI secolo.
Le ricerche archeologiche sono ancora agli inizi e solamente con il prosieguo delle indagini potrà essere compreso l’effettivo impiego in antico delle strutture murarie recentemente emerse.
Nel corso delle indagini archeologiche, effettuate dalla cooperativa archeologica Parsifal, sono state identificate una serie di tratti murari con differenti orientamenti. Una parte di queste strutture murarie sono in opera mista, altre in opera reticolata; inoltre, è stato scoperto anche un tratto murario in blocchi di tufo di forma quadrangolare, di cui bisognerà comprendere la relazione con le altre strutture.
La maggior parte dei tratti murari ritrovati sono crollati su se stessi ma non sembrano essere stati danneggiati dagli interventi di utilizzo del suolo se non per quanto riguarda alcune piccole buche realizzate in un periodo abbastanza recente, forse per scopo agricolo.
I reperti archeologici individuati, a una prima analisi, sembrano appartenere alla piena età imperiale, sebbene con diverse cronologie tra loro. Le testimonianze archeologiche sono probabilmente riferibili a un contesto commerciale o residenziale, considerata anche la grandissima vicinanza all’antica ansa del Tevere, occlusa dopo la piena della metà del XVI secolo.
Le ricerche archeologiche sono ancora agli inizi e solamente con il prosieguo delle indagini potrà essere compreso l’effettivo impiego in antico delle strutture murarie recentemente emerse.
Autore: Martina Calogero
Fonte: Archeorivista.it, 13/01/2010.