Un viaggio nella storia archeologica della provincia di Varese dal Paleolitico all’Alto Medioevo.
Il volume “Alle origini di Varese e del suo territorio”, curato da un team di archeologi, promosso dal SiMArch ed edito da ‘L’Erma’ di Bretschneider vede finalmente la luce dopo quattro anni di studi, ricerche, convegni e lavoro redazionale.
Un’opera unica di 750 pagine, che abbraccia la storia e le problematiche archeologiche del territorio varesino, dove, non dimentichiamolo, vi sono importantissime testimonianze del passato.
Il volume è un importante strumento per ricostruire la storia della nostra civiltà, per riflettere su passato, presente e futuro, ma anche per prendere coscienza del nostro corposo, e forse non pienamente conosciuto e valorizzato, patrimonio museale.
All’opera hanno dato il loro decisivo contributo molti studiosi di altissimo profilo, tra i quali i curatori Raffaele Carlo de Marinis, docente ordinario di Preistoria e Protostoria europea all’Università Statale di Milano; Serena Massa, docente all’Università Cattolica e Maddalena Pizzo, dottore di ricerca, archeologa e coordinatrice del SiMArch alla Provincia di Varese.
“Alle origini di Varese e del suo territorio” è uno strumento fondamentale per tutto gli appassionati di storia, ma soprattutto per il pubblico specialista, che per la prima volta ha così a disposizione una panoramica temporale e geografica completa e approfondita.
Il prezioso strumento cartaceo dedicata ampio spazio alle testimonianze presenti all’Isolino Virginia, nell’area del Verbano e del Ticino, nel comprensorio del Seprio e nel territorio del Capoluogo e dei suoi laghi.
Da sottolineare poi l’approccio che hanno tenuto i curatori nel redigere l’opera, i quali hanno voluto raccogliere, costruendo una rete di eccellenze, le più importanti tracce del popolamento antico e delle sue trasformazioni, senza però tralasciare mai l’interesse per il dettaglio e le testimonianze minori.
Il volume “Alle origini di Varese e del suo territorio”, curato da un team di archeologi, promosso dal SiMArch ed edito da ‘L’Erma’ di Bretschneider vede finalmente la luce dopo quattro anni di studi, ricerche, convegni e lavoro redazionale.
Un’opera unica di 750 pagine, che abbraccia la storia e le problematiche archeologiche del territorio varesino, dove, non dimentichiamolo, vi sono importantissime testimonianze del passato.
Il volume è un importante strumento per ricostruire la storia della nostra civiltà, per riflettere su passato, presente e futuro, ma anche per prendere coscienza del nostro corposo, e forse non pienamente conosciuto e valorizzato, patrimonio museale.
All’opera hanno dato il loro decisivo contributo molti studiosi di altissimo profilo, tra i quali i curatori Raffaele Carlo de Marinis, docente ordinario di Preistoria e Protostoria europea all’Università Statale di Milano; Serena Massa, docente all’Università Cattolica e Maddalena Pizzo, dottore di ricerca, archeologa e coordinatrice del SiMArch alla Provincia di Varese.
“Alle origini di Varese e del suo territorio” è uno strumento fondamentale per tutto gli appassionati di storia, ma soprattutto per il pubblico specialista, che per la prima volta ha così a disposizione una panoramica temporale e geografica completa e approfondita.
Il prezioso strumento cartaceo dedicata ampio spazio alle testimonianze presenti all’Isolino Virginia, nell’area del Verbano e del Ticino, nel comprensorio del Seprio e nel territorio del Capoluogo e dei suoi laghi.
Da sottolineare poi l’approccio che hanno tenuto i curatori nel redigere l’opera, i quali hanno voluto raccogliere, costruendo una rete di eccellenze, le più importanti tracce del popolamento antico e delle sue trasformazioni, senza però tralasciare mai l’interesse per il dettaglio e le testimonianze minori.