I ricercatori dell’Universita’ di Gerusalemme hanno scoperto testimonianze di comportamenti umani sofisticati risalenti a 750.000 anni fa, circa mezzo milione di anni prima di quanto pensassero finora gli archeologi.
La scoperta e’ stata fatta nel corso degli scavi sul sito preistorico di Gesher Benot Yaaqov, situato lungo la faglia del Mar Morto, nella parte meridionale della Valle di Hula, nel nord di Israele, da un’equipe dell’Istituto di archeologia dell’Universita’ di Gerusalemme.
La scoperta e’ stata fatta nel corso degli scavi sul sito preistorico di Gesher Benot Yaaqov, situato lungo la faglia del Mar Morto, nella parte meridionale della Valle di Hula, nel nord di Israele, da un’equipe dell’Istituto di archeologia dell’Universita’ di Gerusalemme.
L’analisi della distribuzione spaziale dei reperti rivela un modello di aree specifiche in cui si svolgevano varie attivita’. Questo tipo di destinazione – si legge in un comunicato dell’ateneo di Gerusalemme pubblicato on line su Israele.net – indica una concettualizzazione formalizzata dello spazio vitale, che richiede organizzazione sociale e comunicazione tra i membri del gruppo. Tali capacita’ organizzative erano ritenute proprie solo degli uomini moderni.
Finora i tentativi di rintracciare le origini di questi comportamenti in vari siti preistorici nel mondo si erano concentrati sulle analisi spaziali dei siti del paleolitico medio, dove le aree di attivita’, in particolare quelle associate ai focolari, sono state trovate solo fino a circa 250.000 anni fa.
Il nuovo studio dell’Universita’ di Gerusalemme descrive uno strato acheuleano (cultura primitiva con utensili di pietra) a Gesher Benot Yaaqov che e’ stato datato a circa 750.000 anni fa. I reperti consistono in numerosi utensili di pietra, ossa di animali e una ricca collezione di resti botanici.
Fonte: Adnkronos, 08/01/2010