Alcuni ricercatori israeliani hanno sviluppato un programma per computer che consente di decifrare testi antichi fino ad ora indecifrabili e che potrebbe essere il primo passo verso la creazione di un motore di ricerca tipo Google ma per i documenti storici.
Il programma si basa su uno schema di algoritmi di riconoscimento simile a quelli adottati dalle forze dell’ordine per identificare e confrontare le impronte digitali.
Ma in questo caso, il programma identifica lettere, parole e addirittura calligrafie, risparmiando ore di studio dei manoscritti a storici e studiosi.
Riconoscendo questi modelli, il computer può ricreare con elevata precisione porzioni di testo che si sono sbiadite con il tempo o che sono state coperte da altre scritte successive, ha spiegato Itay Bar-Yosef, uno dei ricercatori dell’Università Ben-Gurion di Negev.
“Più programmi il computer analizza, più accurato e preciso diventa“, ha detto Bar-Yosef.
Il computer lavora su copie digitalizzate dei documenti, assegnando valori numerici ad ogni pixel del testo a seconda di quanto è sbiadito. Separa poi il testo dallo sfondo e identifica le singole righe, lettere e parole.
Inoltre analizza la calligrafia e lo stile della scrittura in modo da poter “riempire gli spazi bianchi“, dove i caratteri sbiaditi o sbavati sarebbero altrimenti illeggibili, ha continuato Bar-Yosef.
I ricercatori si sono concentrati su antichi testi ebraici, ma hanno detto che il programma può essere utilizzato anche con altri linguaggi.
Fonte: Blogsfere Reuters 14/09/2009
Autore: Elena Lattes