Era ormai da tempo che si sentiva l’esigenza di rendere finalmente pubbliche, e fruibili al pubblico, le scoperte archeologiche della Firenze romana. Uno per tutti, lo auspicava il compianto Riccardo Francovich sostenendo a gran voce che bisognava restituire l’antica Florentia ai suoi attuali cittadini, non svolgendo altro che quello che dovrebbe essere il compito primario dell’archeologia: oltre la ricerca, comunicare la scoperta.
Oggi un primo passo si sta compiendo nella direzione di rendere
Risultato: una Firenze così non si era mai vista. Una Firenze che per una volta non appare nella sua veste di culla del Rinascimento, ma che invece si presenta per come era alle origini: Florentia, colonia romana voluta da Cesare nel
Il primo di questi appuntamenti con Florentia, appuntamenti organizzati dall’Assessorato alla Cultura di Firenze in collaborazione con
La visita prosegue nella città moderna, calcando le strade percorse ogni giorno dai turisti che visitano invece
Via del Proconsolo, dietro Palazzo Vecchio, nasconde nel manto stradale un indizio del passaggio delle mura al di sotto di essa: sull’asfalto è tracciata, proprio di fronte al museo del Bargello, l’impronta di una delle torri circolari che costellavano le mura: una traccia messa lì a disposizione di tutti ma che pochi in realtà notano o comprendono…ed ecco che la visita guidata serve ad interpretare e a leggere segni altrimenti incomprensibili o mai individuati.
Un’altra torre delle mura è a vista al di sotto di un pavimento in vetro all’interno di un palazzo che affaccia sempre su via del Proconsolo.
Di fronte, il ristorante “Le Murate” che occupa l’antica sede dell’Arte dei Giudici e Notai, sulle cui pareti si trovano, tra gli altri, i ritratti di Dante e Boccaccio, nasconde nel proprio piano interrato i resti di un edificio esterno alle mura del quale è rimasta una palificazione in legno perfettamente conservata.
Punto centrale e d’arrivo di tutta la visita, in questo viaggio nel tempo e in questo clima di scoperte, è la visita agli scavi tuttora in corso a Palazzo Vecchio, dove giorno dopo giorno emergono nuovi dati relativi al teatro romano, che qui sorgeva, alle sue fasi d’abbandono e di ripresa in età medievale, con la costruzione di edifici e di una strada, fino all’edificazione di Palazzo Vecchio che ha obliterato per sempre (o quasi) tutto quanto. Qui si può toccare con mano la complessa stratificazione dell’area di una città che ha avuto un’ininterrotta frequentazione dall’età romana ai giorni nostri. Non solo, ma qui il visitatore viene a contatto con quello che è nella realtà di tutti i giorni un cantiere archeologico in corso, e può così rendersi conto di cosa voglia dire fare il mestiere dell’archeologo.
Vero percorso di scoperta, “Memorie dal sottosuolo” riesce nell’intento di rendere finalmente consapevoli i fiorentini della loro storia più antica. Chi conclude la visita ha la sensazione di essere venuto a parte di un segreto che pochi conoscono. L’obiettivo è però quello di rendere quanto più possibile pubbliche le scoperte, perché la conoscenza del proprio passato deve essere alla portata di tutti.
Finalmente si comincia a parlare di fruizione, musealizzazione e valorizzazione delle scoperte archeologiche fatte negli ultimi 20 anni e tuttora in corso. Un patrimonio, quello archeologico di Firenze, che finalmente comincia a destare interesse in una città in cui, dal punto di vista della valorizzazione dei Beni Culturali, conta soprattutto il Rinascimento.
Info:
MEMORIE DAL SOTTOSUOLO. Visite guidate a una Firenze inconsueta e sconosciuta. Visite guidate la prima domenica di ogni mese:
4 gennaio 2009 – 1 febbraio 2009 – 1 marzo 2009 – 5 aprile 2009 – 3 maggio 2009 – 7 giugno 2009. Orari: 10-11.30; 11-12.30; 12-13.30
Costo del biglietto: 7 euro
Prenotazioni presso il Museo dei Ragazzi di Firenze:
tel. 055 2768224, 055 2768558 – www.comune.firenze.it
http://www.comune.firenze.it/opencms/export/sites/retecivica/materiali/hp_citta/sottosuolo.pdf
Autore: Marina Lo Blundo