Le ossa fossili hanno rivelato infatti una notevole somiglianza con analoghe strutture di Australopithecus e Paranthropus, che risalgono a un periodo compreso tra 3 e 2 milioni di anni fa.
La possibilità, concessa solo di recente, di analizzare i reperti fossili di Orrorin tugenensis ritrovati in Kenia nel 2000 ha dato un risultato sorprendente: tale specie, tra gli antenati di quella umana e risalente a 6 milioni di anni fa, aveva già evoluto una deambulazione bipede.
A tale conclusione sono giunti B.G. Richmond della George Washington University in collaborazione con W.L. Jungers della Stony Brook University di Stony Brook, nello stato di New York, grazie a una serie di misurazioni e lo studio della morfologia dei femori, in particolare, confrontati con quelli delle grandi scimmie, dell’uomo moderno e di altri ominini fossili.
Le ossa, come spiegano gli autori dell’articolo “Orrorin tugenensis Femoral Morphology and the Evolution of Hominin Bipedalism”, pubblicato sull’ultimo numero di “Sciente” hanno rivelato infatti una notevole somiglianza con analoghe strutture di Australopithecus e Paranthropus, che risalgono a un periodo compreso tra 3 e 2 milioni di anni fa.
La morfologia dei femori di Orrorin suggerisce così una biomeccanica dell’articolazione dell’anca adatta dall’andatura bipede che comparve in un periodo molto precoce nella storia filogenetica dell’uomo e persistette per i successivi 4 milioni di anni.
Ma un salto così indietro nella storia evolutiva umana potrebbero portare a una revisione degli attuali modelli delle “parentele” tra i diversi antenati dell’uomo moderno. I nuovi elementi a disposizione dei paleoantropologi, infatti, vanno a sostegno di una ipotesi non molto accreditata ma presente nella comunità scientifica, secondo cui Orrorin diede origine direttamente al genere Homo.
Fonte: Le Scienze 25/03/2008
Cronologia: Preistoria