In località Cesine (frazione di Faggiano), preliminarmente ai lavori di realizzazione della strada provinciale a scorrimento veloce “Fondo Valle Isclero” in direzione “Valle Caudina-S.S. 7 Appia, sono state effettate indagini archeologiche che hanno portato alla luce un settore funerario relativo ad una necropoli piuttosto estesa, già in parte indagata negli anni precedenti.
L’intervento ha consentito lo scavo di numerose sepolture, disposte in filari piuttosto regolari e paralleli, orientati in senso Est-Ovest.
Il rituale è quello dell’inumazione con il defunto deposto in posizione supina con le braccia adagiate lungo i fianchi.
Le tombe sono a cassa di lastre di tufo, accostate e ben lavorate, di lunghezza e spessore leggermente variabile. La maggior parte delle deposizioni presenta un corredo ceramico esterno, posto lungo uno dei lati della lastra di copertura, in una cavità appositamente scavata.
Tale corredo comprende spesso l’olla e l’anfora acrome, che spesso contengono all’interno ciotole, coppette a vernice nera, olpette o residui ossei; si tratta probabilmente di oggetti legati al cerimoniale funebre messo in atto al momento della deposizione, con offerte di cibo per il pasto simbolico del defunto.
Il corredo interno, invece, posto ai piedi, si compone solitamente di un unico oggetto: un’olletta biansata (acroma o a vernice nera) o un’olletta stamnoide acroma o un cratere di piccole dimensioni, acromo, figurato o a vernice nera.
In alcuni casi sono associati altri vasi con funzione potoria: coppe, brocchette e in particolare lekythoi a reticolo o a vernice nera, posti generalmente lungo i fianchi o in corrispondenza delle braccia o delle gambe.
Il nucleo sepolcrale sembra potersi collocare entro il terzo quarto del IV sec. a.C., in un momento quindi precedente alla deduzione della colonia latina di Saticula nel 313 a.C.
Fonte: Soprintendenza Archeologica di Avellino, Benevento e Salerno 18/12/2007
Cronologia: Arch. della Magna Grecia