Continuano i rinvenimenti archeologici lungo il percorso della linea ferroviaria ad alta velocità nell’hinterland napoletano.
Questa volta è capitato a Caivano, dove in più cantieri sono venuti alla luce resti archeologici che vanno dal neolitico all’età imperiale romana.
Ma andiamo con ordine. Al confine con Afragola, nei pressi dell’impianto per la produzione di combustibile dai rifiuti della zona Asi sono venuti alla luce i resti di due ville di epoca imperiale romana. Numerosi sono i reperti recuperati che al momento sono allo studio degli esperti della Soprintendenza archeologica.
Altri rinvenimenti sono avvenuti in località Sant’Arcangelo, al confine con Acerra, sede già di precedenti ritrovamenti archeologici. Qui sono venuti alla luce reperti che partono dal periodo neolitico (resti di capanne). Sono poi venute alla luce tombe di epoca etrusca, osca e forse precedenti con corredi funerari molto interessanti. In tali cantieri sono al lavoro diverse squadre di tecnici specializzati, sotto la direzione della Soprintendenza ai beni archeologici di Napoli e Caserta che ha vincolato le zone interessate. Il Comune di Caivano spera di poter lasciare a vista alcuni dei rinvenimenti per consentire la fruibilità a visitatori. Inoltre si sta valutando la possibilità di allestire alcune sale nel Castello di Caivano per esporre i reperti recuperati. ”