Il recupero di cinque anfore romane, che risalirebbero addirittura al I secolo d.C, ha permesso ai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio culturale della Sicilia e del Comando provinciale e del Nucleo Subacquei di Messina di strappare dalle mani dei trafficanti reperti archeologici di rilevanza storica inestimabile.
Dopo le segnalazioni di un’attività di scavo clandestino nel mare di Filicudi, in località Capo Graziano, i carabinieri hanno recuperato cinque anfore romane del I secolo d.C., verosimilmente appartenenti ad un relitto naufragato a breve distanza dal punto del rinvenimento.
Sono state portate a bordo della motovedetta CC 810 “Gangi” di Milazzo. Un dettaglio ha però allarmato i militari e i funzionari della Soprintendenza del Mare che operavano congiuntamente: le anfore erano state prelevate dal relitto e portate in un punto meno profondo, occultate in un anfratto naturale, pronte per essere trafugate ed immesse sul vasto mercato clandestino dei reperti archeologici di provenienza marina.
Tutti i reperti sono poi stati consegnati alla Soprintendenza del Mare per lo studio e la futura musealizzazione. Ulteriori particolari saranno forniti nel corso di una conferenza stampa alle 10.30, presso il Comando provinciale carabinieri di Messina.
Fonte: Affari Italiani 24/06/2009
Cronologia: Arch. Romana