Fondato nel 1901 in un edificio neoclassico della città di Chiusi, il Museo Archeologico Nazionale è stato recentemente riaperto dopo interventi di ristrutturazione e allestimento che con una spesa di 500000 euro hanno previsto la realizzazione di un nuovo piano espositivo con la riorganizzazione degli spazi e dei percorsi interni.
Tra le collezioni più significative di reperti etruschi si ricordano quelli del conte Giovanni Paolozzi (1932) e quella di Enrichetta Servadio (1934) unitamente alle cospicue raccolte di vasi in bucchero, urne, sarcofagi etruschi, vasi greci, manufatti di epoca romana.
Inoltre, grazie a una nuova sala video, è possibile visitare virtualmente le tombe etrusche dipinte come quelle della Scimmia e della Pellegrina.
Fonte: Il Giornale dell’Arte 1 giugno 2003