Archivi

Eccezionale recupero questa mattina (2 feb) di un reperto archeologico nel mare di Agrigento. Si tratterebbe molto probabilmente di un decoro frontale in marmo appartenente al celebre Tempio di Zeus, in particolare un cavallo rampante, elemento iconico nelle rappresentazioni artistiche ...

Il Museo Civico Archeologico del Settore Musei Civici Bologna è lieto di annunciare la conclusione dei lavori per il nuovo allestimento del Ripostiglio di San Francesco nella Sala Xb, una delle sale della Sezione Etrusca più amate dal pubblico e ...

Nell’immaginario la figura di Sant’Elena Imperatrice è ricordata principalmente come colei che ha ritrovato il Sacrum Lignum a Gerusalemme nei luoghi santi della Passio Christi tra il 326 e il 332 ed è venerata il 18 agosto nel calendario cristiano… ...

Una recente campagna di scavi condotti nel Comune di Rocchetta Sant’Antonio, in provincia di Foggia, ha portato alla luce un tratto di strada «glareata», un battuto di ghiaia e ciottoli legati con argilla e sabbia, attribuito alla Via Appia antica. ...

Il kantharos (altezza cm 17; larghezza cm 14) proveniente dalla Collezione Campana fu acquistato dal Musée du Louvre nel 1861. Trattasi di un vaso configurato a doppia protome umana (gianiforme): da un lato presenta la faccia di un satiro, sull’altro ...

Importante scoperta archeologica in Turchia, con firma italiana: la missione archeologica dell’Università di Pisa, in collaborazione con l’Università di Münster, a Doliche, nel sud-est dell’odierna Turchia, ha fatto riemergere i resti di un edificio che, grazie alle numerose impronte di ...

“Il complesso nuragico di Genna Maria sorge a controllo del territorio su una collina a un chilometro da Villanovaforru, paese, fondato sotto la dominazione spagnola, divenuto famoso dopo la sua scoperta a metà del Novecento. È un nuraghe a struttura ...

Vasi di bronzo etruschi in Italia: produzioni regionali e diffusione tra le popolazioni italiche. Contesti d’Uso, aspetti ideoligici e tecnologici, a cura di Andrea Celestino Montanaro. Mediterranea – Supplemento N.S. 4, 2003 CNR Edizioni Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale, ...

Gli archeologi hanno scoperto il pasto bruciato dopo aver esaminato un mucchio di frammenti di ceramiche miste a Oldenburg, un insediamento neolitico che i ricercatori considerano uno dei villaggi più antichi della Germania, secondo uno studio pubblicato il 19 gennaio ...

In questo tempo di crisi climatica globale e locale, gli eventi atmosferici estremi, come uragani e nubifragi, traggono energia dal riscaldamento globale e sono diventati sempre più violenti e frequenti negli ultimi anni, provocando morti e distruzione. Continuiamo a vivere ...

Gli unguentari erano dei vasetti fusiformi o globulari con aperture strette a forma di imbuto che contenevano essenze profumate quali oli, unguenti e creme cosmetiche. Avevano di regola dimensioni ridotte, di solito inferiori a 10 cm (anche se ci sono ...

Si è conclusa la prima fase di studio della necropoli scoperta durante gli scavi preventivi svolti nel contesto dello sviluppo del Parco Industriale Plaine de l’Ain (PIPA), Francia. L’Inrap ha condotto l’operazione su un ampio complesso funerario risalente dalla metà ...

Nel passato, la gente del luogo aveva paura di transitare nei pressi della valletta dei fuochi fatui. L’ex lago prosciugato, nelle ore notturne d’estate, lasciava correre, nell’oscurità inquiete fiammelle che inseguivano i viandanti. Vecchie leggende, con un fondo di verità, ...

Forse le tavolette enigmatiche non solo poi tanto un enigma. In lingua tedesca vengono dette “Brotlaibidole”, idoli a forma di pagnotta, ma è possibile che questi manufatti abbiano più a che fare con aspetti pratici, legati agli scambi fra antica ...

Qualcosa dunque si muove. L’apertura del nuovo allestimento dell’antica pianta marmorea di Roma nella sede dell’ex GIL del Celio (Museo della Forma Urbis) non è qualcosa che capita tutti i giorni. Tanto più se accompagnata dall’apertura al pubblico dell’area del ...

Un team di archeologi ha scoperto una nuova area di lavoro a Pompei, ancora intatta dopo 2000 anni. L’area, situata nei pressi del Foro, era utilizzata per la produzione di tegole e altri materiali da costruzione. La scoperta è particolarmente ...

Segnala la tua notizia